Il Regno Unito fa un grande passo avanti contro il fumo: E l'Italia?

Il Regno Unito fa un grande passo avanti contro il fumo: e l’Italia?

Il Regno Unito ha intrapreso un percorso storico nella lotta contro il tabagismo, adottando una delle legislazioni più severe al mondo. L’obiettivo? Creare una generazione senza fumo.

Il piano è chiaro e ambizioso: impedire che le future generazioni diventino dipendenti dalla nicotina, promuovendo salute pubblica e sostenibilità. Ma cosa significa questo per l’Italia? E cosa possiamo imparare da un approccio così radicale?

Il modello britannico: cosa prevede?

Il governo britannico ha deciso di vietare l’acquisto di sigarette a chiunque sia nato dal 2009 in poi, incrementando gradualmente l’età legale per l’acquisto di tabacco. Questa misura è stata accompagnata da un aumento significativo dei prezzi, con un pacchetto di sigarette che in Inghilterra costa circa 15 sterline, e da restrizioni su prodotti alternativi come le sigarette elettroniche monouso, vietate a partire dal 2024 per ridurre sprechi ambientali e danni alla salute pubblica.

Perché questa scelta?

Tre sono i pilastri fondamentali su cui si basa questa strategia:
 
– Salute pubblica: Il fumo è la principale causa prevenibile di 8 milioni di morti nel mondo, responsabile di malattie gravi come cancro ai polmoni, patologie cardiovascolari e respiratorie.
Ridurre il numero di fumatori è una priorità.
 
-Protezione dei giovani: L’obiettivo è impedire che i giovani inizino a fumare, poiché la maggior parte dei fumatori sviluppa questa dipendenza in adolescenza.
 
-Esempio per gli altri Paesi: Il Regno Unito vuole essere un modello per il resto del mondo, dimostrando che politiche coraggiose possono portare risultati tangibili.

La situazione in Italia

In Italia, la lotta contro il tabagismo ha fatto alcuni passi avanti, ma a un ritmo più lento. La Legge Sirchia, introdotta nel 2005, ha segnato un punto di svolta vietando il fumo nei luoghi pubblici chiusi, ma da allora non sono state introdotte misure altrettanto incisive. Il costo delle sigarette, pur essendo aumentato, rimane significativamente inferiore rispetto a quello del Regno Unito, rendendole ancora accessibili ai giovani.

Cosa possiamo imparare dal Regno Unito?

L’esempio britannico offre alcune lezioni preziose che l’Italia potrebbe adottare:
 
1) Aumento dell’età legale per l’acquisto: Un graduale incremento dell’età per l’acquisto di tabacco potrebbe ridurre l’accesso ai giovani e disincentivare l’inizio della dipendenza.
 
2) Aumento dei prezzi: Rendere le sigarette meno accessibili economicamente è uno dei modi più efficaci per ridurre il consumo, soprattutto tra i più giovani.
 
3) Maggiori restrizioni sulla pubblicità: Limitare ulteriormente la promozione del tabacco, anche nei punti vendita, potrebbe aiutare a ridurre l’appeal del fumo.
 
4) Programmi di supporto ai fumatori: È essenziale fornire consapevolezza e un sostegno concreto a chi vuole smettere, offrendo un approccio mirato come quello utilizzato da 30 anni  da Stop Nicotina.

Il metodo Stop Nicotina: una risposta concreta

Stop Nicotina è al fianco di chi vuole smettere di fumare, offrendo un approccio integrato che affronta la dipendenza sia dal punto di vista fisico che psicologico. I punti di forza del metodo includono:
 
1) Consapevolezza di capire il perchè si deve fumare il perchè si ricomincia a fumare.
 
2)Auricoloterapia: Aiuta a gestire i sintomi dell’astinenza.
 
3) Supporto a lungo termine: Fornire consigli e motivazione per mantenere uno stile di vita senza fumo.
 
Il Regno Unito dimostra che un futuro senza fumo è possibile con politiche coraggiose e ben strutturate. È ora che l’Italia adotti un approccio più incisivo, ispirandosi a questo modello. Stop Nicotina è qui per aiutare chiunque voglia intraprendere questo percorso verso una vita più sana.
 
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